Avvio Anno Scolastico

Cari genitori, è iniziato il conto alla rovescia e tra una manciata di ore la scuola inaugurerà il nuovo anno scolastico. In questi lunghi mesi per più di un motivo ci siamo sentiti tutti schiacciati da ansie, dubbi e inquietudini che ci hanno fatto sentire molto fragili emotivamente. Le uniche rassicurazioni oggi possono scaturire dal fatto che la nostra scuola ha lavorato con costanza e discrezione per garantire la continuità e l’offerta formativa che avete dimostrato di apprezzare iscrivendo i vostri figli all’Istituto Mattei. Dopo diversi monitoraggi inviati all’USR, oggi posso confermarvi che non sono stati necessari lavori per mettere in sicurezza le aule e sono stati solo richiesti banchi monoposto. Questi ultimi non ci sono stati ancora consegnati, perciò, con la preziosa collaborazione dell’RSPP d’Istituto, sono stati realizzati all’interno delle aule i dovuti e necessari adattamenti per osservare il rispetto del distanziamento di un metro, previsto dal CTS, tra le rime bucali. Certo sono stati modificati gli assetti organizzativi, ci sono stati cambiamenti logistici, novità riguardanti la dislocazione delle classi, l’uso degli spazi comuni, l’adozione di specifiche misure anti-contagio. Tutto inevitabile in un periodo ancora interessato, purtroppo, dal diffondersi dell’epidemia. Ed è inevitabile anche che la portata di questo lavoro si trascini dietro un codazzo di malumori, amarezze, polemiche, ma è necessario comprendere che tutto è stato dettato dalla nuova situazione emergenziale. Se riusciamo ad accettare questo possiamo liberarci anche dalla sgradevole sensazione di subire gli eventi e di non gestirli. Nessuno opererebbe dei cambiamenti se non fossero necessari. Tuttavia, affinché il nuovo scenario non produca disorientamento, ma sia affrontato con opportuna resilienza, possiamo imparare ancora meglio che il dinamismo dell’esistenza ha il suo fulcro proprio nel cambiamento. Oggi ci si presenta l’occasione per riflettere sull’utilità di abitudini inveterate, dalle quali fatichiamo a staccarci. Non fraintendetemi, è legittimo mostrare un atteggiamento riluttante di fronte a qualunque limitazione che violi consuetudini radicate alcune delle quali non proprio onorevoli (mi passano per la mente i numerosi ritardi o uscite anticipate, il mancato rispetto del ruolo e della funzione del personale da parte di giovani e non). Quelle che appaiono come limitazioni, però, sono state dettate unicamente da motivi di sicurezza, dall’unico, primario interesse di tutelare la salute di tutta la comunità educante. Per riuscirci in questo frangente storico il vostro aiuto è fondamentale e insostituibile. In realtà, una situazione sanitaria, che sembra oggi in peggioramento, può essere valutata correttamente solo da dottori ed epidemiologi, la massima sicurezza potrebbe essere assicurata solo da misure che non è possibile attuare. In altre parole, siamo consapevoli tutti che non basta scrivere protocolli di sicurezza, integrare regolamenti, aggiornare aspetti didattici: a tutto ciò si oppongono aspetti umani e relazionali non trascurabili. Come si riuscirà a frenare l’entusiasmo e l’affetto dei giovani protagonisti della scuola spiegando loro che il rispetto delle regole non significa non volersi più bene? L’uso della mascherina produce una spersonalizzazione che si annida proprio nel fatto che esse impediscono alla ricchezza della comunicazione non verbale di esprimersi al meglio delle sue potenzialità. Le armi che abbiamo a disposizione appaiono tutte spuntate se sono indirizzate ad ostacolare i sorrisi degli adolescenti spie di complici intese. Non è facile comunicarvi quello che per settimane ho condiviso con i miei collaboratori, con l’RSPP e con il medico competente, ma pur nel senso di impotenza nel quale si rischia quasi di annegare, dovuto principalmente alla mancanza di certezze su come si evolverà la situazione, è doveroso è importante saper osservare e agire con cautela e prudenza. Vi esorto a tralasciare in questo momento complesso e problematico, dal quale, ne sono certo, sapremo tutti trarre degli stimoli per crescere e migliorare, chiacchiere e catastrofismi. Mai come in questo momento la scuola deve poter contare sull’aiuto dei genitori, indispensabile per iniziare e proseguire la didattica in presenza. Tutti desideriamo che i ragazzi stiano a scuola, ma per riuscirci è necessario che tutti assumiamo comportamenti non a rischio. Ciascuno di noi ha il suo carico di responsabilità. Infatti, anche solo il comportamento poco attento di una singola persona può mettere a rischio l’intera comunità. Non possiamo permettercelo. In questo momento che non ha precedenti nella storia mondiale è fondamentale essere comunità e collaborare tutti insieme. Soltanto se tutti adotteremo le misure di sicurezza come norma di comportamento potremo continuare la didattica in presenza. So che è faticoso essere attenti e rispettare quanto richiesto, ma è l’unico modo per riuscire. Se ce la faremo sarà il successo di tutti, ma, se non saremo tutti insieme a provare, non avremo modo di riuscire.

Il Dirigente Scolastico
  Roberto Mondelli

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