Nel mondo ogni minuto si utilizzano un milione di sacchetti di materiale e ogni anno vengono usati e gettati tra i 500 e i 1000 miliardi di sacchetti di plastica.
Ogni anno vengono prodotte in Europa 100 miliardi di borse di plastica e ogni europeo usa in media 500 sacchetti l’anno per un tempo medio di 20 minuti. Perciò, dopo un ciclo di vita relativamente breve, Il 90% dei sacchetti monouso finisce nell’immondizia dove genera 25 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica.
Un sacchetto di plastica nell’ambiente impiega dai 10 ai 30 anni per decomporsi del tutto, ma ci vogliono dai 100 ai 500 anni per smaltirlo e la raccolta differenziata riesce a intercettare solo l’1% dei sacchetti di plastica. La maggioranza va dispersa nell’ambiente e l’inquinamento maggiore finisce negli oceani (l’80% dell’inquinamento marino consiste in plastica).
Le buste di plastica soffocano i mari di tutto il mondo avvelenandoli e compromettendone la biodiversità. Tonnellate di borse di plastica fluttuano indisturbate sui fondali, dove si annidano quasi due milioni di pezzi di microplastiche per metro quadrato. Sulla superficie, invece, intrappolano o vengono accidentalmente ingerite da pesci, tartarughe e tante altre specie acquatiche che muoiono per aver ingerito troppa plastica. Inoltre, queste particelle minuscole, venendo ingerite da pesci e crostacei, spesso finiscono direttamente sulle nostre tavole e vengono ingerite a nostra volta.
L’iniziativa di questa giornata è stata avviata nel 2009 dalla società inglese no profit The Marine Conservation Society, impegnata nella conservazione dell’ecosistema marino e la prima a dare risalto mediatico al problema dell’inquinamento ambientale prodotto dalle borse di plastica. Il Capo di questo progetto ha dichiarato: “Speriamo che questa iniziativa funga da stimolo per coloro che ancora non riescono a fare a meno dei sacchetti. Dobbiamo poter dimostrare che è possibile con la prevenzione eliminare facilmente una fonte di inquinamento da plastica che è la piaga di tutti i paesaggi e una reale minaccia per la fauna marina”.
Con la normativa europea del 9 novembre 2016, le buste di plastica tradizionali sono state sostituite con sacchetti di carta o con buste biodegradabili e compostabili che, tuttavia, non hanno un impatto zero, perché impiegano circa un anno a decomporsi se disperse nell'ambiente.
Prima si consumavano circa 20 miliardi di shopper di plastica ogni anno.
Oltre, agli interventi dal punto di vista legislativo, esistono alcune buone abitudini che ognuno di noi può adottare nel corso della giornata per diminuire l’utilizzo delle buste di plastica.
Uno dei primi consigli per ridurre l’uso della plastica è di usare borse riciclabili, possibilmente in tessuto, per fare la spesa e non dover chiedere le buste del supermercato all’uscita della cassa (5 motivi per sostituire i sacchetti di carta con quelli di tessuto). Anche riciclare le buste che si hanno ancora in casa per fare la raccolta differenziata rappresenta un’azione responsabile nei confronti dell’ambiente.
Lo scopo di questa giornata è, dunque, sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dell’uso eccessivo dei sacchetti di plastica e tentare di sradicare questa abitudine dannosa nei confronti dell’ambiente e, di conseguenza, anche nei confronti degli esseri umani.
Oggi tutti sono invitati a non accettare o usare, almeno per un giorno, i sacchetti in plastica.
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