Festa della Repubblica

Il primo articolo della Costituzione fissa solennemente il risultato del referendum del 2 giugno 1946: «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.»

La Costituzione regolamenta gli organi costituzionali che svolgono le più alte funzioni dello Stato: Presidente della Repubblica, il Parlamento composto da Camera dei deputati e Senato della Repubblica.

La prima festa della Repubblica Italiana venne celebrata il 2 giugno 1947 e nel 1949, con la legge n. 260 del 27 maggio, il 2 giugno fu definitivamente dichiarato festa nazionale. Nel 1977 la festività fu spostata alla prima domenica di giugno  perché nel calendario risultavano troppe celebrazioni infrasettimanali considerate negative per la vita lavorativa del Paese.

Nel 2001, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi si fece promotore di una vasta azione di valorizzazione dei simboli della patria e con la legge n. 336 del 20 novembre 2000, riportò le celebrazioni della Festa della Repubblica al giorno simbolo del 2 giugno che quindi tornò ad essere un giorno festivo.

Ogni anno a Roma, all‘Altare della Patria, il Presidente della Repubblica depone una corona di alloro sulla Tomba del Milite Ignoto simbolo di tutti i caduti in guerra e che non sono mai stati riconosciuti. Inoltre, dal 1948 in via dei Fori Imperiali sfila la parata militare che raggiunge il momento culminante con l’esibizione delle Frecce Tricolori: dieci aerei, di cui nove in formazione e uno solista, compongono la pattuglia acrobatica più numerosa del mondo.

Oggi, per il secondo anno consecutivo non ci sarà la parata militare davanti alla folla e le cerimonie sono state ridotte al minimo come previsto dalle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria in corso. Tuttavia, le restrizioni non riguardano le parole e proprio le parole pronunciate dal nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sono le più adatte a celebrare degnamente questa importante ricorrenza per tutti noi italiani:

Celebrare questa festa ricorda le origini del nostro Paese dopo la caduta del regime fascista. Volgendo lo sguardo al nostro passato ci si accorge di quanto cammino sia stato fatto dalla Repubblica per garantire agli italiani democrazia, libertà, benessere, giustizia, diritti, qualità della vita. Di quanti ostacoli siano stati superati, quando è prevalsa la coesione, il senso di responsabilità, la lungimiranza. Di questo dobbiamo essere fieri, senza che questo possa indurre a trascurare i tanti problemi e le tante difficoltà che emergono. Questa storia ci induce quindi a guardare al futuro con maggiore ottimismo e forza d’animo: il 2 giugno, oggi come ieri, è una festa per tutti gli italiani.”
(Sergio Mattarella)

 

Il futuro passa di qui – La nostra Costituzione

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