Settimana nazionale della musica a scuola “La musica unisce la scuola”

Il Ministero dell'Istruzione promuove da diversi anni iniziative di sostegno alla pratica musicale della quale riconosce la particolare valenza educativa e formativa. La pratica musicale contribuisce alla crescita equilibrata della persona e, attraverso una più armoniosa utilizzazione delle varie capacità della mente umana, favorisce e migliora l'apprendimento promuovendo l’integrazione fra diverse componenti: quella logica, quella percettivo-motoria e quella affettivo-sociale. Per questo motivo, il Ministero è attento allo sviluppo di programmi di ricerca volti a costruire esperienze ed attività musicali che abbiano il carattere della trasferibilità sul piano didattico e su quello organizzativo, programmi divulgativi, di politica culturale e visibili, per la consultazione e per interazioni, sul sito www.musicascuola.indire.it.
Il Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica per tutti gli studenti, per fornire un concreto segnale dell'importanza strategica della pratica musicale come fattore educativo dei giovani, organizza, in collaborazione con INDIRE, la Rassegna nazionale delle Istituzioni scolastiche “La musica unisce la scuola”, giunta quest’anno alla sua XXXII edizione. La rassegna prevede la pubblicazione, su portale dedicato, https: lamusicaunisce.indire.it/, di contributi video musicali e di danza, seminari e webinar in streaming incentrati sulla didattica musicale, concerti di artisti e buone pratiche didattiche, testimonianze di docenti o studenti contenenti brevi narrazioni sulle motivazioni e sulle emozioni nel praticare o ascoltare la musica.
Per una settimana le istituzioni scolastiche hanno l’occasione di testimoniare l'importanza delle attività musicali che realizzano nel corso dell'intero anno scolastico e possono capitalizzare le numerose esperienze artistiche singole o collettive svolte dagli allievi.
Vogliamo, dunque, approfittare dell’occasione per ricordare la passione per la musica di Giulio Gaetti, il giovane e capace studente della nostra scuola distintosi al Maker Faire di Roma per l’invenzione di un amplificatore valvolare. Da sempre appassionato di musica, Giulio un giorno, smontando una radio degli anni ’50,  ha osservato che le valvole presentavano delle caratteristiche che permettevano di produrre un suono più piacevole all’ascolto. Unendo l’amore per la musica all’interesse per l’elettronica è nato il suo amplificatore valvolare, uno strumento che da circa 60 anni non è più acquistabile nei negozi di musica, ma che garantisce una qualità sonora superiore a quelli in commercio oggi. La sua dedizione ha attirato anche l’attenzione dei mass media e qualche mese fa è stato intervistato da Giorgio Panariello in una puntata di “Lui è peggio di me”, lo show di prima serata su RAI3 condotto dal comico toscano insieme con Marco Giallini. Che dire? La musica unisce la scuola e la nostra scuola, unita, intona un coro di lodi per l’inarrestabile Giulio!!!

 

Amplificatore, simbiosi di vecchie e nuove tecnologie

Il progetto è un amplificatore per impianto stereo, il quale usa però la particolare, e ormai molto rara, tecnologia delle valvole termoioniche. Le valvole termoioniche sono dei componenti risalenti agli albori dell’elettronica, inventate nel 1904 ed usate in ogni tipo di apparecchio fino agli anni Sessanta, per poi essere quasi totalmente soppiantate dall'invenzione del transistor. Nonostante gli enormi vantaggi in termini di dimensioni ed efficienza che possiedono quest’ultimi, i vecchi tubi di vetro hanno una caratteristica esclusiva che giustifica ancora il loro utilizzo dopo più di un secolo di storia: il suono che esce dalle casse di questi apparecchi è privo di distorsioni armoniche dispari, in parole semplici è più pulito e piacevole all’ascolto, per questo essi vengono utilizzati in tutte le apparecchiature audio di altissimo livello.

Ho deciso di intraprendere un progetto simile perché credo che il progresso non sia solo formato da nuove scoperte, ma anche dalla capacità di riuscire, attraverso nuove conoscenze, a sviluppare una nuova comprensione ed un nuovo utilizzo di quelle passate. Perciò mi posi l'obiettivo di rispolverare una vecchia tecnologia e, attraverso l’enormità del progresso elettronico degli ultimi decenni, rivederla in una chiave nuova, ottenendo il meglio possibile dalla simbiosi dell’antico e del moderno. Di sicuro non è stata un'impresa  semplice, il circuito funziona a più di 300 Volt e, imparando dall’esperienza durante la realizzazione, ho dovuto più volte stravolgere totalmente il progetto originale.
Il risultato di più di due anni di lavoro è un amplificatore da 15W valvolari (corrispondenti ad un volume di quasi 50W), con una qualità del suono paragonabile ad un impianto da diverse migliaia di euro, realizzato con poco più di 300€, totalmente autocostruito e concepito per avere il minor impatto ambientale possibile.

Giulio Gaetti

 

gravatar

0 Comments